CODICE DI CONDOTTA
per la tutela dei minori e la prevenzione di Abusi, Violenze e Discriminazioni
dell’ASD A Tutta Danza
Il presente Codice di Condotta (d’ora in poi CDC) è redatto secondo le linee guida dell’ente di affiliazione nazionale (ACSI) e nel rispetto del Modello di Organizzazione e Controllo (MOG) dell’ASD A Tutta Danza.
Art. 1
Obiettivo del CDC
L’obiettivo del CDC è la tutela dei minori e la prevenzione di abusi, violenze e discriminazioni prevista dal decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198 o per ragioni di etnia, religione, convinzioni personali, disabilità, età o orientamento sessuale.
Art. 2
Valori del CDC
Il presente CDC riflette i valori di civiltà, lealtà, correttezza, probità, rispetto e spirito sportivo e definisce i comportamenti da tenere in base al ruolo di ciascun soggetto impegnato nelle attività, rilevanti non solo dal punto di vista etico ma anche legale. Il CDC non è solo un elenco di ciò che si deve o non si deve fare: rappresenta un’assunzione di responsabilità che sancisce l’impegno nella tutela dei minori e nella creazione di un ambiente sicuro per la pratica sportiva. Con la sottoscrizione del CDC si fanno propri i principi e i valori della ASD A Tutta Danza facendosene ambasciatori e promotori.
Art. 3
Finalità del CDC
Il presente CDC stabilisce obblighi, divieti, standard di condotta e buone pratiche finalizzate:
- Al rispetto dei principi di lealtà, probità e correttezza;
- All’educazione, alla formazione e allo svolgimento di una pratica sportiva sana;
- Alla piena consapevolezza di tutti i tesserati in ordine a propri diritti, doveri, obblighi, responsabilità e tutele;
- Alla creazione di un ambiente sano, sicuro e inclusivo che garantisca la dignità, l’uguaglianza, l’equità e il rispetto dei diritti dei tesserati, in particolare se minori;
- Alla valorizzazione delle diversità;
- Alla promozione del pieno sviluppo della persona-atleta, in particolare se minore;
- Alla promozione da parte di dirigenti e tecnici al benessere dell’atleta;
- Alla effettiva partecipazione di tutti i tesserati all’attività sportiva secondo le rispettive aspirazioni, potenzialità, capacità e specificità;
- Alla prevenzione e al contrasto di ogni forma di abuso, violenza e discriminazione.
- Alla rimozione degli ostacoli che impediscano la promozione del benessere dell’atleta, in particolare se minore, e dello sviluppo psico-fisico dello stesso secondo le relative aspirazioni, potenzialità, capacità e specificità;
- Alla la rimozione degli ostacoli che impediscano la partecipazione dell’atleta alle attività, indipendentemente da etnia, convinzioni personali, disabilità, età, identità di genere, orientamento sessuale, lingua, opinione politica, religione, condizione patrimoniale, di nascita, fisica, intellettiva, relazionale o sportiva.
Art. 4
Norme di condotta generali
I Tesserati, i soci e chiunque partecipi con qualsiasi funzione o titolo all’attività sportiva devono:
- Rispettare e tutelare i diritti, la dignità e il valore di tutti gli atleti coinvolti, indipendentemente dalla loro età, colore della pelle, origine etnica, nazionale o sociale, sesso, disabilità, lingua, religione, opinione politica, stato sociale, orientamento sessuale o qualsiasi altra ragione. A tutti si richiede un comportamento civile e antidiscriminatorio teso a non ignorare, facilitare o anche collaborare tacitamente in attività che implicano un’ingiusta discriminazione o atti di bullismo;
- Astenersi dall’adottare condotte quali: colpire, assalire fisicamente o abusare fisicamente o psicologicamente un’altra persona;
- Evitare atteggiamenti nei confronti di altri che – anche sotto il profilo psicologico – possano influire negativamente sul loro sviluppo armonico e socio-relazionale;
- Agire con comportamenti che siano di esempio positivo, specialmente per i minori;
- Astenersi dal porre in essere relazioni con minori che possano essere in qualche modo considerate di natura sessuale, sfruttamento, maltrattamento o abuso;
- Usare un linguaggio consono, evitando suggerimenti o consigli, offensivi o abusivi;
- Comportarsi in maniera consona rispetto al ruolo svolto evitando condotte inappropriata o sessualmente provocante;
- Astenersi dallo stabilire o intrattenere contatti con minori Tesserati utilizzando strumenti di comunicazione online personali (email, chat, social network, etc.) che esulino da quelli strettamente funzionali all’attività istituzionale.
- Perseguire il rispetto dei principi indicati nel presente documento, evitando di tollerare o partecipare a comportamenti di altri soggetti che siano illegali, o abusivi o che mettano a rischio la loro sicurezza;
- Astenersi dall’organizzare momenti conviviali non istituzionali con atleti minorenni, salvo il consenso dell’esercente la responsabilità genitoriale;
- Agire in modo da tutelare la sfera emotiva del minore, evitando di assumere comportamenti che possano far vergognare, umiliare, sminuire o disprezzare gli altri, o perpetrare qualsiasi altra forma di abuso emotivo;
- Evitare di discriminare, trattare in modo differente o favorire alcuni soggetti escludendone altri.
Art. 5
Doveri e obblighi degli atleti e dei loro tutori legali
Con riferimento a quanto stabilito in premessa, il presente CDC definisce i seguenti doveri e obblighi a carico di tutti gli atleti dell’ASD A Tutta Danza e dei loro tutori legali:
- Rispettare il principio di solidarietà tra atleti, favorendo assistenza e sostegno reciproco;
- Rispettare la funzione educativa e formativa dei dirigenti sportivi e dei tecnici;
- Mantenere rapporti improntati al rispetto degli altri atleti e di ogni soggetto comunque coinvolto nelle attività sportive e artistiche;
- Evitare e non tollerare qualsiasi tipo di comportamento che possa sfociare in atti di violenza, abuso o discriminazione verso sé stessi o gli altri;
- Comunicare a dirigenti sportivi e tecnici situazioni di ansia, timore o disagio che riguardino sé o altri;
- Prevenire, evitare e segnalare situazioni disfunzionali che creino, anche mediante manipolazione, uno stato di soggezione, pericolo o timore negli altri atleti sia di persona che attraverso il web (contrasto al bullismo e al cyberbullismo);
- Astenersi dall’utilizzo di un linguaggio, anche corporeo, inappropriato o allusivo, anche in situazioni ludiche, per gioco o per scherzo;
- Evitare contatti e situazioni di intimità con dirigenti sportivi e tecnici, anche in occasione di trasferte, segnalando eventuali comportamenti inopportuni;
- Astenersi dal diffondere materiale fotografico e video di natura privata o intima ricevuto, segnalando comportamenti difformi a coloro che esercitano la responsabilità genitoriale o tutoria ovvero ai soggetti preposti alla vigilanza, nonché al Responsabile del Safeguarding e/o il Safeguarding Officer di ACSI;
- Segnalare senza indugio al Responsabile contro le violenze, abusi e discriminazioni nominato dalla società e/o al Safeguarding Officer di ACSI ogni presunta violazione del presente CDC o comunque di qualsiasi abuso, violenza o discriminazione di cui dovesse essere a conoscenza.
Art. 6
Doveri e obblighi dei dirigenti sportivi e istruttori
Con riferimento a quanto stabilito in premessa, il presente Codice definisce i seguenti doveri e obblighi a carico di tutti i dirigenti sportivi e istruttori dell’ASD A Tutta Danza, attori responsabili della crescita dei giovani atleti e atlete nonché della creazione di un ambiente positivo, sicuro e stimolante per la pratica sportiva:
- Agire per prevenire e contrastare ogni forma di abuso, violenza e discriminazione, garantendo che la salute, la sicurezza e il benessere degli atleti costituiscano obiettivo primario rispetto al successo sportivo o qualsiasi altra considerazione;
- Astenersi da qualsiasi abuso o uso improprio della propria posizione di fiducia, potere o influenza nei confronti degli atleti, specie se minori;
- Evitare ogni contatto fisico e/o digitale non necessario ai fini sportivi con gli atleti, in particolare se minori, anche all’esterno della vita associativa;
- Non compiere mai abusi fisici e non infliggere punizioni o castighi che possano essere ricondotti ad un abuso fisico;
- Accertarsi sempre che i partecipanti minori siano adeguatamente sorvegliati e che le attività siano sicure;
- Rispettare la privacy dei partecipanti alla vita associativa;
- Evitare di passare del tempo da soli con gli atleti, in particolare se minori, lontano da altri soggetti;
- Non lasciare che gli atleti rimangano senza adeguata supervisione nel corso delle attività e, al termine delle stesse, accertarsi che gli atleti minori lascino i locali utilizzati per l’attività sportiva accompagnati da un proprio genitore o da una persona autorizzata, qualora i minori non siano stati preventivamente autorizzati a lasciare l’impianto autonomamente e senza la presenza di un adulto. Ogni autorizzazione deve essere debitamente sottoscritta dai soggetti esercenti la responsabilità genitoriale sull’atleta minore;
- Promuovere un rapporto tra i partecipanti improntato al rispetto e alla collaborazione, prevenendo situazioni disfunzionali, che creino, anche mediante manipolazione, uno stato di soggezione, pericolo o timore;
- Astenersi dal creare situazioni di intimità anche solo emotiva con gli atleti, soprattutto se minori;
- Non tollerare o partecipare a comportamenti degli atleti che siano illegali o abusivi o che mettano a rischio la sicurezza dei partecipanti, in particolare non consentire giochi, frasi, atteggiamenti sessualmente provocatori o inappropriati;
- Porre in essere, in occasione delle trasferte, soluzioni logistiche atte a prevenire situazioni di disagio e/o comportamenti inappropriati, coinvolgendo nelle scelte coloro che esercitano la responsabilità genitoriale o i soggetti cui è affidata la loro cura ovvero loro delegati;
- Astenersi da comunicazioni e contatti di natura non-sportiva con i propri atleti, anche mediante social network;
- Interrompere senza indugio ogni contatto con i partecipanti qualora si riscontrino situazioni di ansia, timore o disagio derivanti dalla propria condotta, segnalandolo al Responsabile del Safeguarding;
- Segnalare tempestivamente eventuali indicatori di disturbi alimentari degli atleti affidati, o di abuso di sostanze da parte loro, al Responsabile del Safeguarding;
- Sostenere i valori dello sport, altresì educando al ripudio di sostanze o metodi vietati per alterare le prestazioni sportive dei partecipanti, incoraggiando e promuovendo il fair play, la disciplina, la correttezza, il rispetto degli avversari dentro e fuori dai luoghi in cui si svolge l’attività sportiva e artistica;
- Conoscere, informarsi e aggiornarsi con continuità sulle politiche di Safeguarding, sulle misure di prevenzione e contrasto agli Abusi, Violenze e Discriminazioni, nonché sulle più moderne metodologie di formazione e comunicazione in ambito sportivo;
- Astenersi dall’utilizzo, dalla riproduzione e dalla diffusione di immagini o video dei tesserati minori, se non per finalità educative e formative, acquisendo le necessarie autorizzazioni da coloro che esercitano la responsabilità genitoriale o dai soggetti cui è affidata la loro cura ovvero da loro delegati;
- Segnalare senza indugio al Responsabile del Safeguarding situazioni, anche potenziali, che espongano i tesserati a pregiudizio, pericolo, timore o disagio;
- Informare, anche anonimamente, il Responsabile del Safeguarding di ogni presunta violazione del presente CDC o comunque di qualsiasi Abuso, Violenza o Discriminazione di cui dovesse essere a conoscenza.
Art. 7
Procedure di selezione degli operatori sportivi
All’atto di instaurare un rapporto di lavoro (a prescindere dalla forma) con operatori chiamati a svolgere mansioni comportanti contatti diretti e regolari con minori, l’ASD A Tutta Danza richiede preventivamente copia del certificato del casellario giudiziale ai sensi della normativa vigente.
Art. 8
Comportamento da tenere in presenza di una possibile condotta rilevante
Tutti i Tesserati devono essere vigili nell’identificare situazioni che possano comportare rischi per gli altri e devono riportare ogni preoccupazione, sospetto o certezza circa un possibile abuso, maltrattamento, violenza o discriminazione verso altri al Responsabile del Safeguarding dell’ASD A Tutta Danza o al Safeguarding Officer di ACSI attraverso la formulazione di segnalazioni da compiere con le modalità indicate sul MOG.
Chiunque sospetti comportamenti rilevanti può confrontarsi con il Responsabile Safeguarding dell’ASD A Tutta Danza o direttamente con il Safeguarding Officer di ACSI.
In caso di minori coinvolti può essere opportuno segnalare in maniera tempestiva eventuali segnali di malessere all’esercente la responsabilità genitoriale. Possono verificarsi però situazioni nelle quali collaborare con gli esercenti la responsabilità genitoriale potrebbe rivelarsi non sufficiente o addirittura un danno anziché un beneficio: per esempio se uno dei genitori fosse responsabile dell’abuso o se uno di essi si dimostrasse incapace di affrontare in maniera adeguata la situazione. In questi casi sarebbe opportuno confrontarsi con il Responsabile Safeguarding dell’ASD A Tutta Danza.
Art. 9
Riservatezza
Il Responsabile del Safeguarding dell’ASD A Tutta Danza e il Safeguarding Officer di ACSI sono tenuti agli obblighi di riservatezza. L’identità del segnalante non può essere rivelata a persone diverse da quelle competenti a ricevere o a dare seguito alle segnalazioni. La protezione riguarda non solo il nominativo del segnalante ma anche tutti gli elementi della segnalazione dai quali si possa ricavare, anche indirettamente, l’identificazione del segnalante.